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Anatomia comparata e Citologia

Giovanni Delfino, Francesco Vanzi, Stefano Bacci

 

Linee di ricerca

 

Le ghiandole sierose cutanee degli Anuri – G. Delfino

Si tratta di un’indagine strutturale e ultrastrutturale sui processi di biosintesi e di maturazione caratteristici di tali organi esocrini, coinvolti nella omeostasi cutanea e nella difesa chimica.  Lo studio parte dal presupposto che i granuli secretori, costitutivi del prodotto sieroso cutaneo, rappresentino organuli-modello adeguati ai fini della comprensione dei meccanismi che consentono l’immagazzinamento intracitoplasmatico di peptidi e di proteine ad attività citolitica. I risultati ottenuti indicano che tra il comparto citoplasmatico e quello dei granuli si instaurano peculiari  interazioni, tali da portare nel corso dello storage maturativo alla formazione di un prodotto molto condensato. Come adattamento convergente, numerose specie producono un secreto maturo caratterizzato da una substruttura altamente ripetitiva, analizzabile quantitativamente tramite la trasformata celere di Fourier.


Microscopia correlativa – F. Vanzi

Messa a punto di metodi per l'analisi correlativa al microscopio ottico ed elettronico in trasmissione (TEM).
La ricerca attuale si concentra sullo studio della rete tubulare in cardiomiociti isolati dal cuore di animali con mutazioni responsabili di cardiomiopatia ipertrofica. I cardiomiociti vengono visualizzati al microscopio confocale che permette la ricostruzione tridimensionale dell'intera rete tubulare e successivamente al TEM per la caratterizzazione ultrastrutturale.

 

Risposta dell'infiltrato cellulare in ferite acute e croniche – S. Bacci

Da parte della sanità pubblica a livello mondiale vi è una forte attenzione in questo settore non solo per le ustioni ma per le complicanze delle ferite acute che possono trasformarsi (per varie cause) in ferite croniche.
Recentemente, negli Stati Uniti è stato stimato che milioni di pazienti abbiano necessità di cure per il trattamento delle ferite croniche e in Europa il Regno Unito risulta essere quello maggiormente colpito.
In Italia il numero di persone sofferenti per lesioni cutanee potenzialmente complicabili in ferite croniche si stima intorno alle 200.000.
Da tale quadro emerge la significatività delle ricerche che si devono concretizzare in cure tecnologicamente avanzate ed una migliore consapevolezza di tali problematiche da affrontarsi in età adolescenziale e scolastica.
In tale riquadro l'Unità di Ricerca di Istologia ed Embriologia del Dipartimento di Biologia si occupa essenzialmente della risposta dell'esame dell'infiltrato cellulare sia in ferite acute sia in croniche sottoposte a terapie di natura farmacologica, a terapia fotodinamica e a luce led blu.
In aggiunta l'Unità di Ricerca conduce analisi di natura forense allo scopo di determinare in alcuni casi la vitalità di vari tipi di lesione.

Ultimo aggiornamento

28.09.2020

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